Cenni storici
Le origini dell’approccio strategico risiedono nelle antiche
tradizioni elleniche, dalla retorica
dei sofisti all’arte dello stratagemma
cinese, ovvero le antiche arti di risolvere situazioni
o problemi all’apparenza irrisolvibili o cronicizzati, mediante
l’uso di stratagemmi e comunicazioni suggestive e persuasorie.
Le basi della Terapia Breve Strategica risalgono alla teoria della
comunicazione, nata in campo antropologico con G.
Bateson; agli sviluppi costruttivisti della teoria cibernetica
(H. von Foerster, E.
von Glasersfeld); agli studi sull’ipnosi e sulla suggestione
di M. Erickson. Si deve poi a P.
Watzlawick e al Mental Research Institute di Palo Alto
l’opera di approfondimento e sistematizzazione dei principi teorico-applicativi
della comunicazione nei suoi aspetti pragmatici e terapeutici.
Un’ulteriore contributo applicativo è stato apportato da Giorgio
Nardone insieme a P. Watzlawick ne “L’arte del cambiamento”
(1990), nella quale, oltre ad una chiara esplicitazione del modello
di terapia breve strategica, vengono presentati per la prima volta
protocolli specifici di trattamento. Nell'opera “Paura, panico,
fobie” (1993) e successivamente in "Oltre i limiti della
paura"(2000), G. Nardone, sulla base di una sperimentazione
clinica, presenta originali protocolli di intervento strategico
messi a punto per specifici problemi clinici (fobie, ossessioni,
attacchi di panico e ipocondria).
Nel manuale “Terapia Breve Strategica”
a cura di P. Watzlawick e G. Nardone, (1997), viene invece offerta
una rassegna completa relativa agli aspetti teorici applicativi
dell'approccio strategico e vengono esposti i risultati delle
più recenti ricerche empirico-sperimentali in ambito clinico.
Nell'opera "Le prigioni del cibo", Nardone, Verbitz,
Milanese (1999), vengono presentati i protocolli di trattamento
specifici per disordini alimentari, nonché una teoria relativa
alla loro formazione e persistenza. La relazione problematica
genitori-figli viene affrontata nell’ opera “Modelli di famiglia”
, Nardone, Giannotti, Rocchi (2001). A questi sono seguiti numerose
altre opere (vedi bibliografia) tra cui “Correggimi se sbaglio”,
riguardante il dialogo strategico tra i partners.